San Pier Niceto – l’Ing. Nino Micale ci racconta la Storia della Scalinata del Carmine e della Chiesa Del Carmine – Video – Foto

A seguito del Nostro Primo Video della Serie Street “Vineddi” di San Pier Niceto in cui abbiamo fatto una passeggiata virtuale partendo dal Corso Italia sino ad arrivare nel belvedere Carmine, abbiamo ricevuto dall’appassionato di Storia Sampietrese, L’Ingegnere Antonino Micale, due messaggi in cui narra la Storia della Scalinata del Carmine e della Chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria Del Monte Carmelo.

Di Seguito pubblichiamo la Storia della Scalinata del Carmine:

La scalinata della Chiesa del Carmine fu costruita nel 1914. La sua realizzazione presentava delle difficoltà insormontabili a causa del dislivello tra la strada oggi chiamata Corso Italia e la Chiesa.

Per realizzarla in modo diretto bisognava eseguire dei gradini con una alzata notevole, rendendo così la salita oltremodo faticosa e la discesa altrettanto pericolosa.

L’appalto era stato dato all’impresa Carmelo Di Pietro che notò subito le difficoltà. Presentò un progetto alternativo con la previsione delle due rampe laterali di modo che fosse possibile allungare la pianta della scala e realizzare un maggior numero di scalini così da avere una alzata a passo d’uomo facilmente percorribile. Inoltre fece coincidere i piani di riposo delle due rampe laterali con le viuzze esistenti sotto la via Carmine.


Per Carmelo Di Pietro la realizzazione fu motivo di orgoglio tanto che sulla sua tomba, presente nel nostro cimitero, volle scritto: ”Carmelo Di Pietro, uomo di grande ingegno, promotore, progettista e costruttore della grande scala della Chiesa del Carmine nel 1914. Liberalmente la sua opera a solo beneficio della chiesa e del Paese”.

Di seguito la Storia della Chiesa dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo:

Il Rione Carmine
Prende il nome dalla chiesa della Madonna del monte Carmelo posta nella parte alta della collinetta. La chiesa risale al secolo XVII.

All’interno vi sono affreschi eseguiti dal pittore locale Antonino Iacino, farmacista, pittore e poeta. Per chi avesse interesse può vedere all’interno della chiesa un suo autoritratto; nell’affresco posto entrando a sinistra, è la figura di un popolano che assiste alla presentazione di Gesù al Tempio, mentre la figura della ragazza in basso, è della figlia Pina.


Accanto alla chiesa esisteva un convento che, come riportato da Vito Amico, fu edificato dai Carmelitani Riformati nel secolo XVII Ciò è confermato su una lapide posta sul muro di sinistra è riportato che l’originaria chiesa fu costruita nel 1644: IONNES LISIUS VIR PATRITIUS MATRIS DEI FAMULUS HOC SACT TEMPLUM AVXIT ANNO DNI MDCXLIIII. Costruì questo sacro tempio Giovanni Lisi (mio antenato da parte della mia nonna paterna Giuseppa Lisi) uomo patrizio servo della madre di Dio nell’anno del Signore 1644.


I Carmelitani appartenevano a due distinti ordini: della Beata Vergine del Monte Carmelo, detti dell’antica osservanza o calzati e quello dei Carmelitani scalzi o riformati; il convento di San Pier Niceto apparteneva a quest’ultimo. L’Ordine era proprietario di vasti terreni attorno al convento ed in località Iaruleo, dove esisteva un convento più piccolo, di cui ancora resta qualche muro (casa di Matteo Giorgianni detto gianni).


Vito Amico cita tra i componenti la comunità carmelitana un monaco di San Pier Niceto, di cui è noto solo il nome Filippo; fu Padre Provinciale dell’Ordine ed autore di un libro “La tromba della fama risuonante le cose divine ed umane”.


Del convento completamente distrutto da un incendio (non so in quale periodo), fino al 1970 restavano alcuni ruderi.
Con la legge n. 3848 del 15 agosto 1867 vennero soppressi tutti gli enti ecclesiastici, sia quelli morali sia quelli per scopo di culto ed i relativi beni furono incamerati dallo stato e successivamente messi all’asta.


Rimangono poche vestigia di questo convento; uno di questi è il”bottisco in contrata “bammuci”, oggi di proprietà della famiglia Ruggeri. Gli ornamenti dello stesso rivelano che doveva trattarsi di una comunità prosperosa.

All’Ingegnere Antonino Micale non possiamo che dire grazie per queste due stupende e interessanti nozioni di Storia.

Ci Auguriamo che anche nei prossimi video che faremo per le vie e viuzze di San Pier Niceto l’Ingegnere Antonino Micale ci darà il suo apporto storico.

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